Friday, April 27, 2012

Fu fatta pace

Cosa spinge le persone ad appropriarsi d'immagini e parole che non gli appartengono? Voglio dire, personalmente mi preoccupo con premura e attenzione di non utilizzare parole o riferimenti a cui non sappia rispondere alla domanda "Cos'è? Da dove arriva? Cosa significa?"
Se voglio usare una parola di cui non conosco il significato, dizionario alla mano e m'informo prima d'infilarla in una frase. Essere forbiti non è lo scopo, ma almeno usare le poche (si, molti ne hanno solo poche) parole che si conoscono per formare una frase corretta.
Voglio dire, non siamo in un paese straniero dove ci dobbiamo sforzare di farci capire in una lingua che non è quella madre, non stiamo morendo di fame e vogliamo chiedere un panino al bar.
Ma nemmeno con l'inglese ormai si hanno questi problemi. Trasliamo tutto e troviamoci catapultati in un mondo fatto d'immagini. Ora, se io voglio incidere il mio corpo con un soggetto che trovo bello, mi curo per lo meno
di conoscerne il nome e il motivo per cui quelle cose sono li e significano quello.
IL MOTIVO, cazzo. Dietro a ogni atteggiamento, azione, parola, c'è un motivo per cui ti curi di agire proprio in quel modo. A maggior ragione fare una scelta che durerà per sempre richiede molto pensiero. Se torniamo ai molti che hanno "poche" parole, capiamo che forse il pensiero è proprio ciò che gli manca.

Da quando la gente ha smesso di pensare? Le interazioni sociali sono divertenti, poiché un individuo, interrogandolo sui suoi interessi, espone e riflette su ciò che piace e fa e vorrebbe fare. Saranno le domande giuste, ma anche in dieci minuti puoi fare in modo di far riflettere una persona. Questo poi si dissolve nel quodiano vivere. La cosa mi stupisce in quanto, io per prima non penso di riflettere un gran chè, ma al confronto potrei eleggermi the New Eraclito.

what's popolo?

Durante il lavoro ho/avevo la possibilità di schiaffarmi le cuffiette e ascoltare musica. Prevalentemente ascoltavo Radio 24, soprattutto quando finivo alle 21 potevo ascoltare La Zanzara dall'inizio alla fine. Recentemente fecero un tour di questa trasmissione e andai a vederla, poiché adoro spasmodicamente i conduttori. Piccola parentesi, nonostante Cruciani sia un bel pezzo d'uomo, Parenzo è rimasto il mio eletto.
Il lato negativo di tutto ciò è che, se prima ascoltavo la trasmissione per interesse di cronaca e per farmi quasi delle ghignate, ora non riesco più a sopportare gli ospiti. Da quando ho visto quella faccia di culo rispondere con tale insolenza davanti a una sala gremita d'italiani, per quanto la più stracciona fossi io, ho ancora il vivido
ricordo dell'arrabbiatura che mi sono presa. Ho passato due ore e mezza tra la gente con il grugno e l'incazzatura non passava. Il tutto è stato poi ben impastellato con il pubblico presente che all'affermazione "Oh, gli uomini mi fanno schifo" ha applaudito. Questi cravattoni soffocanti che, nonostante il nodo al collo, non persero il posto al buffet gentilmente offerto dalla redazione.
Cosa potevo aspettarmi da un evento organizzato al Centro Porsche?
Italiani medi a parte...Conduttori a parte... Jerry Calà autoinvitato a parte...
Mi fanno schifo. Mi fanno proprio schifo. Ci spiattellano davanti al naso il loro mutuo da 15.000 euro al mese, quando io non li vedo neanche in un anno di lavoro allo scanner in piedi 8 ore al giorno con i turni di notte e le scarpe antiinfortunistiche (ho messo i lacci verdi, almeno sono divertenti).
Dentro di me ci sono sempre stati due motivi fondanti che mi hanno portato alle scelte politiche intraprese: l'ignoranza (mia) e lo stipendio (loro).
Ecco, purtroppo devo ricredermi anche sulla prima, è sempre loro. Anche l'ignoranza.

Wednesday, April 18, 2012

Mockumentary - part II

Spesso credo di aver sbagliato percorso di studi, già al
primo anno avrei dovuto riflettere su quel che facevo
perché avevo già le risposte.
Evidentemente, non avevo un lavoro talmente noioso
da permettermi di riflettere a sufficienza sul presente,
oppure ero solo una scema/adolescente/sprovveduta.

Non ho mai considerato l'Istituzione scolastica una base
solida per poter vivere serenamente e trovare lavoro e
trovare amici, amore, saggezza.
Ora, invece, mi trovo a pensare che, nonostante tutto,
l'unica scelta intelligente che ho fatto (a parte a sposarmi)
sia stata la scuola superiore. Ed averla finita.

Nonostante il mio sia un lavoro noioso e inconcludente,
lo amo. Ogni giorno ho l'occasione di confrontarmi con
una persona nuova, una da "Generazione Terza Media".
Trovo sorprendente e affascinante come l' "Italiano medio"
sia insoddisfatto del suo lavoro, ma ha uno stipendio fisso,
insoddisfatto della sua vita sentimentale, ma è sposato con
figli, insoddisfatto del tempo a disposizione, ma se ne va ai
Caraibi. MA, tutto sommato, va bene così.

Monday, April 02, 2012

Mockumentary - part I

Per lo più, il lavoro poco impegnativo produce vantaggi notevoli.
Ti permette di goderti la giornata e focalizzare le tue energie in
ben altro di più costruttivo.
Quelle volte in cui il lavoro noioso e mentalmente azzerato, produce
un effetto contrario. Ti permette (ahimè) di riflettere.
Passare 7 ore e mezza, con qualche sprazzo di chiacchiera, a
concentrarsi esclusivamente sui propri pensieri, spesso è interessante
e spesso ti apre un mondo che non vorresti aprire.
Il fatto di per sé è positivo, perché vorrei sapere quante persone
di giorno riflettono veramente su se stessi, sulle loro scelte, sui
loro desideri e sulle cose che accadono.
Proprio perché così poche persone trovo che riflettano seriamente
sul loro presente, passato e futuro, non trovo il gusto del discorso
se non con alcuni eletti. Un tempo pensavo che anche le chiacchiere
più inutili fossero interessanti, invece sbagliavo il punto di vista con
cui affrontavo queste parole.
Perché non era di per sè la chiacchiera inutile a dover essere
per forza interessante, ma la persona con cui affrontavo questa
chiacchiera doveva esserlo. Qui il mio palco crollò.
Poiché oltre le parole, per lo più noiose, non c'era altro.
L'interazione che si crea in un contesto sociale tra due individui
deve scaturire da un interesse reciproco e che non sia di tipo
fisico, perché altrimenti chi può più dire cos'è interessante e
cosa non lo è?

Senza un'attenzione al dialogo e alle parole scambiate, che senso
ha il dialogo tra due persone?

*Flap Flap*

Oggi mi sono soffermata su una frase della canzone Di Vino dei Marta sui Tubi. “20 persone che ami se ne andranno Ti chiederai se c’e...