Friday, May 25, 2012

La città, grande invenzione

La città. *sospiro gratificante*

Dopo aver vissuto quasi tre anni al di fuori da ogni contatto cordiale con i commercianti, mi trovo ad amare ogni singola parola scambiata durante il mio tempo libero con gli sconosciuti.
Oggi, svegliata con il mal di testa, la stanchezza e la voglia di cazzeggio, mi appropinquo in direzione tabaccaio.
Il mio piano era: esco, compro le sigarette, corro a casa con caffè, biscotti e ketoprofene.
Invece, spinta da un moto di novità, mi dirigo verso il supermercato biologico e acquisto, deliziata, qualche ciliegia e il latte di mandorla in confezione "billy". Un succo di latte.
I miei piedi proseguono e vanno verso il punto "Ecosmile" dove ho acquistato un fantastico spray milleusi per tutte le superfici.
Tutte queste cose, messe così, sembrano banali, scontate, come se descrivessi una mattinata povera d'impegni di una casalinga con tre figli. Invece, è qui il trucchetto. Cosa puoi trovare invece in provincia?
Nei miei tre lunghissimi anni passati lontano dalla civiltà (concedetemelo, vi prego) mi sono accorta di molte cose. Innanzitutto più ti allontani dalla città e più la gente diventa burbera e diffidente. Non ci sono mai novità, non troverò un brico di latte di mandorla, non acquisterò un detersivo ecologico e non troverò una ragazza con cui parlare della coppetta mestruale (ok, questo non succede spesso nemmeno in città).
L'elenco proseguirebbe... però il fulcro del mio discorso è che oggi, stavo male e non volevo uscire.
Se non avessi abitato qui, non sarei uscita.
Se non avessi abitato qui, non avrei continuato a camminare.
Se non avessi abitato qui, ora sarei triste.

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*Flap Flap*

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